domenica 18 maggio 2008

ESTATE 2007 e 2008

ESTATE 2007 e 2008

Estate. Caldo soffocante. Anche a Rocca di Papa i condizionatori d’aria sono diventati, in pochi anni, comuni elettrodomestici già installati in tante case ed esercizi commerciali.

Anche in questo campo ci facciamo cogliere alla sprovvista.

Non esiste un controllo, non esiste un regolamento.

In poche ore si monta un nuovo condizionatore appeso alla facciata della casa e buonanotte ai progetti per una possibile rinascita turistica del nostro bel paese.

Siamo tutti scoraggiati, ma arrendersi sarebbe fatale.

Chiediamo agli amministratori comunali di regolamentare immediatamente l’istallazione di climatizzatori e delle insegne commerciali, altro settore lasciato completamente al possibile cattivo gusto degli interessati, in tutto il territorio comunale ed in particolare nel centro storico. Una cosa che chi ha messo nel programma azioni concrete per far rinascere il paese, avrebbe già dovuto fare.

Luglio 2007.

E’ passato un anno, il caldo è ritornato, nessuno ha provveduto. Chi può, beato lui, sta già facendosi istallare un condizionatore appeso fuori senza nessuna regola. Continuiamo a farci del male. Quale forza occulta vi impedisce di varare un provvedimento utile che può essere a costo zero ma può impedire a noi cittadini di sbagliare continuando a fare del male al paese?

Se andate su internet non trovate già pronto un regolamento già approvato da altri comuni da copiare e applicare anche a Rocca di Papa?

Chiediamo pubblicamente all’Assessore competente di attivarsi subito perché senza una regolamentazione precisa nulla si potrà fare. Grazie.

Maggio 2008.

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TURISMO. Assessori per caso?.

TURISMO. ASSESSORI PER CASO?

Al teatrino della politica è stata presentata la nuova giunta comunale che con un rimpasto sembrato soltanto l’occasione per licenziare l’ex vice sindaco Maurizio de Santis senza troppe spiegazioni, ha determinato uno scambio di poltrone che difficilmente potrà essere utile al cittadino elettore e contribuente.

Il nuovo Assessore al turismo, Roberto Sellati, non avrà un compito facile da affrontare perché Rocca di Papa è restata purtroppo molto indietro nella realizzazione di strutture per l’accoglienza turistica e, le stesse opere pubbliche realizzate negli ultimi dieci anni sotto la sua diretta direzione quale Ass.re ai Lavori Pubblici o indiretta, quale membro della Giunta Comunale della quale ha sempre fatto parte, sono state progettate, è questo il nostro modesto punto di vista, senza le necessarie caratteristiche utili ad un servizio per richiamare ed accogliere un turismo organizzato come hanno fatto tutti gli altri paesi dei Castelli Romani.

Nel campo dell’organizzazione degli eventi, ci auguriamo di non dover ancora assistere alla super attività dell’assessore nella preparazione concreta di essi, un modo per accentrare in una sola testa conoscenze ed esperienze che, al successivo rimpasto politico delle cariche o alla fine del mandato elettorale, non lasciano nulla di acquisito che possa essere utilizzato e bisogna sempre ripartire da zero. Il paese ha bisogno di una vera Pro-loco che funzioni, non condizionata da appartenenze politiche, che sappia dotarsi delle necessarie conoscenze e competenze per rispondere alle esigenze dei progetti degli amministratori e promuovere iniziative autonome nell’interesse del suo sviluppo turistico.

Assessore Sellati, come ha scritto su Comune Informa di Marzo 2008, uno dei suoi ambiziosi obiettivi è: ” Rilanciare il turismo di Rocca di Papa riscoprendo le meravigliose testimonianze storiche con una forma che guardi al futuro e preservi il passato”. Lei crede che il taglio di tutti gli alberi effettuato di recente sul percorso della Via Sacra, opere edilizie abusive a Prato Fabio, alle Faete, via Dei Corsi, al Pantanello, costituiscano il preservare il passato? Assicurano un futuro più giusto alle generazioni che verranno? Restituiscono la naturale vocazione per il turismo?.

A Lei la risposta a queste domande. Ai cittadini tutti, l’invito a non lasciare nulla di intentato per cambiare veramente strada al più presto.

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UN INVITO AI CITTADINI AD USCIRE DAL LETARGO.

UN INVITO AI CITTADINI CHE CONOSCONO POCO IL PAESE E I SUOI PROBLEMI.

Negli ultimi dieci anni Rocca di Papa è cambiata radicalmente. Tra costruzioni autorizzate e quelle abusive è cresciuta a dismisura anche in zone inoltrate nei boschi, creando un vero e proprio allarme ambientale del quale occorre che tutti ne siano consapevoli.

Gli amministratori, che al centro dei loro impegni avevano messo la difesa dell’ambiente, nostra unica vera ricchezza, sembrano aver tradito la fiducia dei loro elettori che, come dimostrano i risultati delle ultime elezioni politiche, non si sono accontentati della faccia di Veltroni e hanno già cominciato a togliere il consenso al centro sinistra, forse proprio perché in periferia troppi hanno avuto l’ardire di rimettere in prima fila la propria faccia.

Alcune opere pubbliche importanti sono state realizzate ma quasi nulla è stato fatto per alleviare danni e disagi ai cittadini durante i lavori.

Tollerare l’abusivismo edilizio, sembra sia una scelta fatta a tavolino. Non esiste ombra di repressione e chi decide di farsi una casa senza la regolare concessione procede tranquillamente pensando: ” prima di venire da me devono andare dagli altri che l’hanno già fatta”.

E non è tutto. Poco dopo aver tollerato l’abuso, la pubblica amministrazione corre a realizzare le opere primarie: strade, fogne, illuminazione; istituisce il servizio di trasporto pubblico e quello per portare i bambini a scuola; soprattutto in prossimità di tornate elettorali ferve l’attività delle opere per convincere i cittadini sudditi elettori a ringraziare nell’urna per il bene ricevuto. Nessuno si è mai chiesto se sia legittimo eseguire opere pubbliche in una zona dove non si può costruire e quindi abitare? Presto chiederemo alle autorità competenti se giuridicamente sia possibile un comportamento del genere, per una pubblica amministrazione.

Il danno di questo modo di procedere è grande, si mettono delle ipoteche sul futuro di Rocca di Papa che i nostri figli non saranno mai in grado di pagare, si percorre la strada per fare di tutto il paese un vero e proprio ghetto, così come già risulta essere stato fatto ai Campi d’Annibale dove non esistono spazi pubblici vivibili, case che si addossano le une alle altre in modo disordinato, strade contorte e strette che spesso finiscono nel nulla, servizi di vigilanza inesistenti. Quasi un inferno per migliaia di cittadini che ormai faticano a credere ancora nelle istituzioni e tendono a chiudersi nel proprio orticello tentando così di sopravvivere.

Non era questa la Rocca di Papa proposta da Carlo Ponzo alla sua prima candidatura a sindaco. Il ritardo dell’approvazione di un nuovo Piano Regolatore ha penalizzato il paese e i suoi cittadini che hanno rispettato le regole e, ora che centinaia di ricorsi al Piano, spesso consigliati dagli stessi uomini che lo hanno votato in consiglio comunale, fanno pensare ad un allungamento del brodo all’infinito, resta soltanto da sperare che non vada tutto a finire in prossimità delle prossime tornate elettorali, come è già successo tante volte, per dare ai soliti questuanti del voto la possibilità di tornare alla carica con la promessa di occuparsi della tua pratica.

E’ ormai giunto il tempo per tutti coloro che vogliono fare qualcosa per Rocca di Papa di uscire da casa, girare il paese in centro e periferia, conoscere luoghi, incontrare persone, partecipare a incontri, documentarsi su quanto visto e sentito, avere la forza e il coraggio di un pizzico di disinteresse personale per contribuire a far svegliare il paese ormai troppo avvitato sugli interessi personali di una ristretta cerchia di persone.

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DIRITTO ALLA CASA. Una proposta.

DIRITTO ALLA CASA.

COME RENDERLO POSSIBILE SENZA DEVASTARE TUTTA L’ITALIA?

E’ automatico: se sei proprietario di un pezzetto di terra vuoi costruirci sopra una casa per te e per i tuoi figli, spesso lo fai anche quando la terra non è proprio tua.Ma abbiamo occupato, modificato, snaturato, inquinato ogni metro quadrato di terra della nostra bell’Italia, superato ogni limite; la natura si è ribellata e dobbiamo fare subito qualcosa per invertire la rotta.

La politica, sempre in ritardo, non riesce a trovare soluzioni possibili; troppi condizionamenti, interessi, incapacità, corruzione, sempre a pensare come farsi rieleggere la prossima volta.

Avere un tetto sulla testa è il primo bisogno d’ogni persona, quindi è illusorio pensare di evitare che ognuno tenti di procurarselo con ogni mezzo, dentro o fuori le leggi. Risultato: un disastro.

Un modo semplice, forse troppo, per ridurre molto lo sviluppo di costruzioni abusive potrebbe essere il seguente.

Il Comune individua delle aree da rendere edificabili con varie tipologie di edifici, le acquista a prezzi giusti di mercato, elabora un piano d’edificazione indicando le caratteristiche principali da rispettare nelle realizzazioni, pena l’annullamento del diritto acquistato, vende i lotti ai cittadini in possesso di requisiti precisi, stabiliti in appositi regolamenti, ricercando tutte le possibili agevolazioni per l’acquisto, studiando anche la possibilità di concedere lunghe dilazioni per il pagamento degli oneri concessori.

Le tipologie previste potrebbero essere di ogni tipo: villini singoli, villini a schiera, palazzine in cooperativa etc. Il sistema potrebbe consentire anche a chi n’è capace e ne ha la possibilità di costruirsi in proprio la sua casa.

Contemporaneamente ogni manufatto abusivo, di ogni dimensione, in ogni angolo del territorio comunale, anche se realizzato su terreno edificabile ma senza regolare licenza, dovrebbe essere demolito automaticamente e immediatamente per legge, senza alcuna possibilità di ricorso o deroga rilasciata dal Sindaco o dal Giudice.

Per far funzionare un sistema del genere servono sicuramente le opportune modifiche legislative che il Parlamento può fare rapidamente se i rappresentanti del popolo decidono di occuparsi subito di cose utili, semplici e concrete facendo così qualche cosa anche per proteggere l’ambiente.

Spetta in ogni caso alla politica locale prendere l’iniziativa perché investita quotidianamente del problema e io mi auguro che, a Rocca di Papa, gli Amministratori, i Partiti e i cittadini vogliano in qualche modo raccogliere l’idea per mettere al centro della loro azione politica, amministrativa e di formazione della coscienza pubblica questa grandissima e decisiva questione.

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Il tempo dello sviluppo sostenibile.

IL TEMPO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE.

Tempo dello sviluppo sostenibile. Tutti ne parlano. Pochi mettono in essere concreti provvedimenti, e i pubblici amministratori hanno la testa altrove.

Rocca di Papa è indicato, ormai, come uno dei pochi paesi dove si può costruire abusivamente con relativa facilità. Corre voce che dai paesi limitrofi dirottano a Rocca di Papa possibili acquirenti di case abusive perché, dicono, lì ce ne sono molte.

Ma ogni casa abusiva nasce senza gli indispensabili servizi, quindi, è e sarà una fonte primaria d’inquinamento del nostro sottosuolo ancora ricco d’acqua che però è già abbondantemente inquinata.

Queste case abusive realizzate senza alcun controllo dei materiali impiegati, dal punto di vista del risparmio energetico saranno fonte di sperpero di risorse per i loro abitanti e per l’intera società. Chi ci vive è costretto a sopportare disagi per lunghi anni con un serio pregiudizio per la sua qualità della vita. Quando poi sarà possibile realizzare i servizi primari il costo che l’intera comunità dovrà affrontare sarà dieci volte superiore.

Passano gli anni e di sviluppo sostenibile, a Rocca di Papa, non se ne parla proprio.

I politici del Partito Democratico e quelli della restante Sinistra saranno capaci di mettere al centro dei loro progetti questo fondamentale argomento?

Lo vedremo nel prossimo futuro.

MAGGIO 2008 Il sognatore.

LO STRANO CASO DEGLI ORTI COMUNALI

LO STRANO CASO DEGLI ORTI COMUNALI.

Il comune di Rocca di Papa vende agli assegnatari o ai loro eredi, gli orti comunali. Sembra che, generalmente, con due o tremila euro ti metti

“ in faccia” l’orto che, come risulta agli atti, pagando un canone annuo, tu, figli o nipoti lavorate da anni producendo ortaggi e frutta, spesso allevando qualche pollo e gallina per uso familiare.

Con l’atto notarile diventi proprietario e puoi anche rivenderlo tranquillamente. A quanto si dice in giro, sono stati venduti orti anche a trentamila, quarantamila euro.

Strana questa differenza tra il prezzo d’acquisto dal Comune e il prezzo di vendita tra privati.

Non trovate?

Il sognatore.

Vita cittadina. Via Cavour.

VITA CITTADINA. Via Cavour.

La consegna degli appartamenti della “ Nuova Colonia “ è iniziata da alcuni mesi . Chissà perché si è voluto ricostruire un edificio di dimensioni mostruose e non si è edificato distribuendo la cubatura su più palazzine, poste, magari, a livelli diversi in modo da rendere l’impatto visivo meno pesante. Ma ormai è fatto. Facciamo tanti auguri ai nuovi abitanti. Auguri doverosi, anche perché essi rischiano di dovere affrontare non poche difficoltà per la viabilità necessaria ad uscire e rientrare a casa che al momento risulta molto carente.

Difficoltà che essi dovranno condividere con altri numerosi residenti che andranno ad abitare lì a due passi, dove, con altre regolari licenze, stanno costruendo altri edifici.

Molti avevano creduto che si sarebbe realizzata, prima, una strada di collegamento tra Via Cavour e Via Delle Barozze molto importante per tutto il traffico cittadino, ma, al momento, tutto risulta in alto mare; forse soltanto gli abitanti della “ Nuova Colonia “ avranno la possibilità di scendere verso Via Delle Barozze da un passaggio a loro riservato.

Se così stanno le cose, ma vogliamo credere che siamo noi semplici cittadini ad essere poco informati, la scelta di edificare senza prima realizzare le più importanti opere primarie, fondamentali alla vita di tutti i cittadini, sarebbe giudicata come un altro danno irreversibile al paese, inflitto da una classe politica che non è capace di amministrare tenendo al centro delle decisioni l’interesse complessivo dell’intera comunità roccheggiana.

Maggio 2008 Il sognatore.

Cure sanitarie gratis se.........

CURE SANITARIE GRATIS SOLO SE VINCI LA LOTTERIA.

Lo stato dell’Oregon ha istituito una lotteria, il cui vincitore potrà usufruire gratuitamente delle cure sanitarie, dalle quali negli STATES sono esclusi i non assicurati, che sono almeno cinquanta milioni di americani. Forse gli USA non sono il Grande Paese, come i suoi abitanti hanno sempre amato definirlo, ma soltanto un Paese Grande, perché ha una superficie di dieci milioni di chilometri quadrati.

e-mail di Gabriele Barbino a “ il Venerdì di Repubblica”.

Spesso anche da noi quando abbiamo bisogno di prestazioni dalla Sanità Pubblica ci troviamo un po’ come con il gratta e vinci, se siamo fortunati……..

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GOMORRA

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GOMORRA. VIAGGIO NEL MONDO DELLA CAMORRA.

Il container dondolava mentre la gru lo spostava sulla nave. Come se stesse galleggiando nell’aria, lo sprinder, il meccanismo che aggancia il container alla gru, non riusciva a domare il movimento. I portelli mal chiusi si aprirono di scatto e iniziarono a piovere decine di corpi. Sembravano manichini. Ma a terra le teste si spaccavano come fossero crani veri. Erano crani veri. Uscivano dal container uomini e donne. Anche qualche ragazzo. Morti. Congelati, tutti raccolti, l’uno sull’altro. In fila, stipati come aringhe in scatola. Erano i cinesi che non muoiono mai. Gli eterni che si passano i documenti l’uno con l’altro. Ecco dove erano finiti. I corpi che le fantasie più spinte immaginavano cucinati nei ristoranti, sotterrati negli orti d’intorno alle fabbriche, gettati nella bocca del Vesuvio. Erano li. Ne cadevano a decine dal container, con il nome appuntato su un cartellino annodato a un laccetto intorno al collo. Avevano messo da parte i soldi per farsi seppellire nelle loro città in Cina. Si facevano trattenere una percentuale del salario, in cambio avevano garantito un viaggio di ritorno, una volta morti. Uno spazio in un container e un buco in qualche pezzo di terra cinese. Quando il gruista del porto mi raccontò la cosa, si mise le mani in faccia e continuava a guardarmi attraverso lo spazio tra le dita. Come se quella maschera di mani gli desse più coraggio per raccontare. Aveva visto cadere i corpi e non aveva avuto bisogno neanche di lanciare l’allarme, di avvertire qualcuno. Aveva soltanto fatto toccare terra al container, e decine di persone comparse dal nulla avevano rimesso dentro tutti e con una pompa ripulito i resti. Era così che andavano le cose. Non riusciva ancora a crederci, sperava fosse un’allucinazione dovuta agli eccessivi straordinari. Chiuse le dita coprendosi, completamente il volto e continuò a parlare piagnucolando, ma non riuscivo più a capirlo.

Inizia così il libro scritto da Roberto Saviano “GOMORRA. Viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorra”. Un documento che dovrebbe essere da tutti conosciuto perché costituisce una raccolta di fatti accertati da inchieste giudiziarie, processi svolti, sentenze definitive che dimostrano quale sia il vero potere della camorra e le sue inimmaginabili possibilità, come descritto, per esempio, nel racconto del container al porto di Napoli dove come racconta il gruista “… non aveva avuto bisogno neanche di lanciare l’allarme, di avvertire qualcuno …..e decine di persone comparse dal nulla avevano rimesso dentro tutti e con una pompa ripulito….”. Sconvolgente pensare che l’organizzazione portuale possa vivere un episodio così traumatico senza poi subire significative conseguenze perché è proprio questa la dimostrazione che il controllo reale del porto non è in mano alle autorità competenti.

Naturalmente anche la storia drammatica della spazzatura all’ordine del giorno in questi mesi dipende dal ruolo della camorra e Saviano tratta l’argomento con precisi riferimenti a fatti noti da molti anni, cosa che dimostra come un’intera generazione di classe politica, giudiziaria e di dirigenti degli uffici pubblici competenti, sia stata totalmente inadeguata, nel migliore dei casi, a comprenderne le vere ragioni per attivare le opportune misure.

Ora che i riflettori della politica, sembra siano stati puntati su altri aspetti, sicuramente molto importanti, della vita del paese e dei suoi cittadini, bisogna fare la richiesta di mantenere all’ordine del giorno delle priorità nazionali la lotta alla criminalità organizzata stanziando le necessarie risorse per attuarla, assegnando contemporaneamente a noi stessi il compito di essere sempre più informati, cosa che possiamo fare anche leggendo il libro edito da Mondadori: GOMORRA.

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