domenica 18 maggio 2008

DIRITTO ALLA CASA. Una proposta.

DIRITTO ALLA CASA.

COME RENDERLO POSSIBILE SENZA DEVASTARE TUTTA L’ITALIA?

E’ automatico: se sei proprietario di un pezzetto di terra vuoi costruirci sopra una casa per te e per i tuoi figli, spesso lo fai anche quando la terra non è proprio tua.Ma abbiamo occupato, modificato, snaturato, inquinato ogni metro quadrato di terra della nostra bell’Italia, superato ogni limite; la natura si è ribellata e dobbiamo fare subito qualcosa per invertire la rotta.

La politica, sempre in ritardo, non riesce a trovare soluzioni possibili; troppi condizionamenti, interessi, incapacità, corruzione, sempre a pensare come farsi rieleggere la prossima volta.

Avere un tetto sulla testa è il primo bisogno d’ogni persona, quindi è illusorio pensare di evitare che ognuno tenti di procurarselo con ogni mezzo, dentro o fuori le leggi. Risultato: un disastro.

Un modo semplice, forse troppo, per ridurre molto lo sviluppo di costruzioni abusive potrebbe essere il seguente.

Il Comune individua delle aree da rendere edificabili con varie tipologie di edifici, le acquista a prezzi giusti di mercato, elabora un piano d’edificazione indicando le caratteristiche principali da rispettare nelle realizzazioni, pena l’annullamento del diritto acquistato, vende i lotti ai cittadini in possesso di requisiti precisi, stabiliti in appositi regolamenti, ricercando tutte le possibili agevolazioni per l’acquisto, studiando anche la possibilità di concedere lunghe dilazioni per il pagamento degli oneri concessori.

Le tipologie previste potrebbero essere di ogni tipo: villini singoli, villini a schiera, palazzine in cooperativa etc. Il sistema potrebbe consentire anche a chi n’è capace e ne ha la possibilità di costruirsi in proprio la sua casa.

Contemporaneamente ogni manufatto abusivo, di ogni dimensione, in ogni angolo del territorio comunale, anche se realizzato su terreno edificabile ma senza regolare licenza, dovrebbe essere demolito automaticamente e immediatamente per legge, senza alcuna possibilità di ricorso o deroga rilasciata dal Sindaco o dal Giudice.

Per far funzionare un sistema del genere servono sicuramente le opportune modifiche legislative che il Parlamento può fare rapidamente se i rappresentanti del popolo decidono di occuparsi subito di cose utili, semplici e concrete facendo così qualche cosa anche per proteggere l’ambiente.

Spetta in ogni caso alla politica locale prendere l’iniziativa perché investita quotidianamente del problema e io mi auguro che, a Rocca di Papa, gli Amministratori, i Partiti e i cittadini vogliano in qualche modo raccogliere l’idea per mettere al centro della loro azione politica, amministrativa e di formazione della coscienza pubblica questa grandissima e decisiva questione.

il-sognatore.blogspot.com

Nessun commento: