domenica 18 maggio 2008

UN INVITO AI CITTADINI AD USCIRE DAL LETARGO.

UN INVITO AI CITTADINI CHE CONOSCONO POCO IL PAESE E I SUOI PROBLEMI.

Negli ultimi dieci anni Rocca di Papa è cambiata radicalmente. Tra costruzioni autorizzate e quelle abusive è cresciuta a dismisura anche in zone inoltrate nei boschi, creando un vero e proprio allarme ambientale del quale occorre che tutti ne siano consapevoli.

Gli amministratori, che al centro dei loro impegni avevano messo la difesa dell’ambiente, nostra unica vera ricchezza, sembrano aver tradito la fiducia dei loro elettori che, come dimostrano i risultati delle ultime elezioni politiche, non si sono accontentati della faccia di Veltroni e hanno già cominciato a togliere il consenso al centro sinistra, forse proprio perché in periferia troppi hanno avuto l’ardire di rimettere in prima fila la propria faccia.

Alcune opere pubbliche importanti sono state realizzate ma quasi nulla è stato fatto per alleviare danni e disagi ai cittadini durante i lavori.

Tollerare l’abusivismo edilizio, sembra sia una scelta fatta a tavolino. Non esiste ombra di repressione e chi decide di farsi una casa senza la regolare concessione procede tranquillamente pensando: ” prima di venire da me devono andare dagli altri che l’hanno già fatta”.

E non è tutto. Poco dopo aver tollerato l’abuso, la pubblica amministrazione corre a realizzare le opere primarie: strade, fogne, illuminazione; istituisce il servizio di trasporto pubblico e quello per portare i bambini a scuola; soprattutto in prossimità di tornate elettorali ferve l’attività delle opere per convincere i cittadini sudditi elettori a ringraziare nell’urna per il bene ricevuto. Nessuno si è mai chiesto se sia legittimo eseguire opere pubbliche in una zona dove non si può costruire e quindi abitare? Presto chiederemo alle autorità competenti se giuridicamente sia possibile un comportamento del genere, per una pubblica amministrazione.

Il danno di questo modo di procedere è grande, si mettono delle ipoteche sul futuro di Rocca di Papa che i nostri figli non saranno mai in grado di pagare, si percorre la strada per fare di tutto il paese un vero e proprio ghetto, così come già risulta essere stato fatto ai Campi d’Annibale dove non esistono spazi pubblici vivibili, case che si addossano le une alle altre in modo disordinato, strade contorte e strette che spesso finiscono nel nulla, servizi di vigilanza inesistenti. Quasi un inferno per migliaia di cittadini che ormai faticano a credere ancora nelle istituzioni e tendono a chiudersi nel proprio orticello tentando così di sopravvivere.

Non era questa la Rocca di Papa proposta da Carlo Ponzo alla sua prima candidatura a sindaco. Il ritardo dell’approvazione di un nuovo Piano Regolatore ha penalizzato il paese e i suoi cittadini che hanno rispettato le regole e, ora che centinaia di ricorsi al Piano, spesso consigliati dagli stessi uomini che lo hanno votato in consiglio comunale, fanno pensare ad un allungamento del brodo all’infinito, resta soltanto da sperare che non vada tutto a finire in prossimità delle prossime tornate elettorali, come è già successo tante volte, per dare ai soliti questuanti del voto la possibilità di tornare alla carica con la promessa di occuparsi della tua pratica.

E’ ormai giunto il tempo per tutti coloro che vogliono fare qualcosa per Rocca di Papa di uscire da casa, girare il paese in centro e periferia, conoscere luoghi, incontrare persone, partecipare a incontri, documentarsi su quanto visto e sentito, avere la forza e il coraggio di un pizzico di disinteresse personale per contribuire a far svegliare il paese ormai troppo avvitato sugli interessi personali di una ristretta cerchia di persone.

il-sognatore.blogspot.com

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